1986 — Nasce a Torino la So. M.I.Par. Società Medica Italiana di Paraplegia Medica

E’ la prima associazione scientifica nata presso il Centro Ricerche e Relazioni Cornaglia. Era il 31 maggio 1986 ed il Notaio Gili rogava l’atto di costituzione a firma di alcuni medici specialisti che già operavano nel campo della para e tetraplegia: Carla Saracco Ruella, fisiatra; Dario Fiandesio fisiatra; Salvatore Rocca Rossetti, urologo, Roberto Carone, urologo; Stefano Giacobini, urologo; Daniele Tognazzi, fisiatra; Giuseppe Sorbilli, fisiatra; Massimo Mizzau, fisiatra; Giancarlo Bruno, ortopedico, Luigi Caldana, fisiatra; Silvana Angeli, fisiatra; Mariano Bormioli, chirurgo plastico; Fabrizio Ostini, fisiatra, Alberto Zanollo, urologo; Carlo Alberto Pagni, neurochirurgo; Paolo Di Benedetto, urologo; Franco Fanciullacci, urologo; Giancarlo Vignoli, Emilio Radaelli, fisiatra; Giuseppe Dalle Ore, neurochirurgo; Corrado Leuci, fisiatra; Vincenzo Castellano, fisiatra; Gian Paolo Zocche, anestesiologo; Dario Bracco, segretario del Centro Cornaglia e membro dell’Imsop (International Medical Society of Paraplegia).

Questa la fredda cronaca di un giorno, ma qual è stata la storia della nascita di questa società scientifica? Tutto cominciò un po’ di tempo prima, a Oslo, in occasione del congresso Imsop. In quell’occasione il presidente, professor Alain Rossier, rilevò l’assenza di rappresentanti di alcune nazioni, tra cui l’Italia ed incaricò il sottoscritto che partecipava al congresso, di colmare questa lacuna dando vita ad una specifica società scientifica italiana di paraplegia . Il Centro Cornaglia iniziò immediatamente a prendere contatto con gli specialisti che già operavano nel campo scoprendo che una tale società già esisteva: l’A.m.i.p (Associazione Medica Italiana di Paraplegia), fondata e diretta dal professor Massarelli, direttore del Centro di Ostia. L’Amip aveva persino tenuto due congressi negli anni 70. Vennero presi contatti con il professor Massarelli che non ebbe ad eccepire sulla costituzione di una nuova società in grado di rappresentare il contesto specialistico italiano anche in campo internazionale. Il Centro Cornaglia poteva così continuare il suo ruolo di promotore dell’iniziativa anche presso l’Imsop. Iniziarono molti contatti sia con il professor Rossier che con gli specialisti italiani che sarebbero divenuti poi i soci fondatori della So.M.I.Par.

 

 

Il professor Alain Rossier e signora a colloquio con il segretario del Centro Cornaglia Dario Bracco.


Il professor Alain Rossier e signora
a colloquio con il segretario del Centro Cornaglia Dario Bracco.


Il professor Rossier ebbe molto a cuore questa iniziativa e aiutò molto il Centro Cornaglia nei rapporti nascenti con l’ambiente medico della paraplegia italiana. E’ bello ricordare come tutte queste persone collaborarono senza riserve per giungere alla costituzione della So.M.I.Par.; il clima divenne via via amichevole e la finalità comune quella di evidenziare la figura dei “paraplegisti”, medici che si dedicano alla cura ed alla riabilitazione delle lesioni vertebro-midollari, a prescindere dalla specializzazione di appartenenza. A fianco della struttura organizzativa della società nacquero piccoli gruppi di lavoro per ogni aspetto di questa “specialità nella specialità”. Nacque anche un notiziario per informare i soci ed altri colleghi sui programmi della So.M.I.Par. Si organizzarono congressi e corsi. Ad oltre vent’anni di distanza la So.M.I.Par. è una realtà scientifica moderna ed affermata a livello nazionale ed internazionale. Di essa si possono sapere tante altre cose collegandosi al sito: www.somipar.it. Il ruolo del Centro Cornaglia nella fondazione della So.M.I.Par. venne ben descritto dal dottor Roberto Carone nel Notiziario Zero della Società: “Grazie all’iniziativa e alla competenza del Centro Francesco Cornaglia e per esso, Dario Bracco, membro dell’IMSOP. Tutto si è svolto in modo impeccabile e convincente”. (Dario Bracco)

Questo sito prevede l‘utilizzo di cookie. Potete consultare la nostra Privacy Page. Accetto i cookies da questo sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information