Presentazione dello studio e relativo “quaderno” “Anziani verso il 2030, i rapporti con la famiglia e la società e la governance della spesa sanitaria”

In Italia, la speranza di vita a 65 anni è di 18,9 anni per gli uomini e 22,2 per le donne (Istat 2015). E’ più elevata di un anno per entrambi i generi rispetto alla media Ue, ma dopo i 75 anni gli anziani, in Italia, vivono in condizioni di salute peggiori.
Lo sancisce l’ISTAT nel rapporto del 26 settembre 2017 “Anziani: le condizioni di salute in Italia e nell’Unione Europea».

Dopo i 75 anni gli anziani di oggi, quelli di cui il Ce.R.R.Co ha seguito l’evolversi nei suoi precedenti studi, devono vedersela con nuovi problemi. Il nuovo studio “Anziani verso il 2030, i rapporti con la famiglia e la società e la governance della spesa sanitaria” dibatte questo ed altri problemi. Il “quaderno” di questo studio è stato presentato ad Alba il 14 ottobre presso il Palazzo Banca d’Alba di via Cavour. Il libro è scaricabile dal nostro sito www.centrocornaglia.org
Era doverosa questa premessa perché il rapporto Istat è uscito contemporaneamente allo studio del Ce.R.R.Co. in cui sono trattati argomenti sociali, economici e sanitari che rispecchiano i rilevamenti dell’Istituto.
Nel 2013 il Ce.R.R.Co. aveva pubblicato lo studio “L’Anziano che verrà,il suo benessere, dalla cura al prendersi cura” e nel 2015 “Anziani verso il 2020, da sopravvissuti a protagonisti sociali”.
L’osservazione costante del fenomeno dell’invecchiamento con la chiave di lettura della qualità della vita degli anziani ha stimolato ad andare oltre con particolare riguardo ai rapporti con la famiglia e la società e, naturalmente, la governance della spesa sanitaria.
Gli Anziani, ultra-settantenni nel 2030, saranno ancora numerosi ed al centro di quattro generazioni: non tutti, ma una consistente percentuale, per cui sono stati considerati i fattori, — tutti in progress,- quali longevità, prevenzione, stili di vita, cura , assistenza, economia ecc. Longevi, ma sofferenti e, tentando previsioni verso il 2030 anche soli.


I Baby Boomers diventeranno Baby Boomerang!
Lo studio è stato condotto insieme all’Ufficio di Pastorale della salute e degli anziani della Diocesi di Alba.
Oltre ai contributi di autori specialisti del settore sono state condotte delle interviste ai massimi cultori di questa materia ampliando l’osservazione a temi ancora nuovi o poco diffusi, come la Bioetica, i rapporti Pubblico-Privato, Spiritualità ed Umanizzazione, Economia ed Assicurazioni, Arte e Creatività, Mobilità e Postura.
Questo studio non é un punto di arrivo o un’anticipazione, ma una verifica in itinere, una previsione per aiutare gli anziani e chi dovrà prendersene carico e cura: dai famigliari, oggi sempre più stakeolder, agli operatori tutti (Medici, Infermieri, Adest, Oss, collaboratori familiari), dai decision makers ai dirigenti istituzionali.
Sono ancora molti gli aspetti dell’invecchiamento e della longevità che richiedono attenzione e che dovranno avere un posto di riguardo sui “tavoli” delle Istituzioni.

I rapporti. L’Anziano sarà ancora al centro della sua famiglia? Pronipoti, nipoti, figli. quali saranno i rapporti intergenerazionali? — Evolverà ancora la famiglia (da tradizionale ad allargata, multi etnica ecc.)?
Le circostanze. Gli Anziani da Baby Boomers diverranno Baby Boomerang o Grandi Adulti?
Le risorse. Proprie/Interne alla famiglia, investimenti pubblici e privati. I problemi delle grandi immigrazioni oscureranno quelli dei “nostri” vecchi?

Difesa ed autodifesa per l’Anziano. nuove assicurazioni long-term-care, migliori convenzioni con gli Enti preposti e nuove figure professionali come l’Amministratore di sostegno (o tutor familiare). Chi lo aiuterà e proteggerà nella, lotta alle varie forme di Agism? , Decollerà il testamento biologico avverso l’eutanasia e il suicidio.

Spiritualità e Fede: l’Anziano conserverà la sua mission di educatore e di custode delle tradizioni e della Fede? La Speranza lo accompagnerà e lo sosterrà nella sua vita residua?. Continuerà il progresso etico (from care to take care– Phylosophy and Science of Caring)?

Medicina. Quale il suo vero ruolo? Sarà/diverrà guida nella prevenzione e risorsa fiduciosa nelle cure, soprattutto quelle domiciliari?. L’Anziano avrà qualche priorità nell’accedere ai servizi sanitari? Il Medico di MG ne sarà catalizzatore o moderatore? Quale il suo rapporto umano col paziente che lui meglio di tutti conosce?

Rieducazione funzionale e trattamento del dolore, Veri indicatori della qualità di vita: quali gli investimenti e le altre coperture finanziarie? Nasceranno nuove forme di servizi pubblico/privato, e di Medicare?.

Prevenzione e cura delle demenze, depressione, dipendenze… nuovi ruoli per lo psichiatra?

Strutture e governance. L’Ambiente sarà catalizzatore di migliori stili di vita, trasporti e collegamenti, comunicazioni?. La Casa e le altre strutture dove vivere si avvarranno delle domotica e dell’universal design?. Il mercato stimolerà la nascita di nuove strutture socio-sanitarie– assistenziali, nuovi modelli di housing, ecc. ? Aumenteranno le “Cittadelle della Salute”, diminuirà il pendolarismo ospedaliero? Come evolverà l’organizzazione dell’assistenza domiciliare e familiare, la formazione ed integrazione del personale (Badanti , Adest, OSS)? Il mercato si aprirà sempre di più al privato sanitario?

Cultura. L’Anziano longevo sarà al centro o relegato nelle periferie ambientali, pertanto sociali? Integrato o emarginato?
Questi sono i punti esaminati dagli specialisti del Ce.R.R.Co., in parte affrontati nell’incontro del 14 ottobre 2017 al Palazzo Banca d’Alba.

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